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21/01/2010

Ruolo Oracle per chi deve gestire i propri oggetti


CREATE ROLE schema;
GRANT CREATE CLUSTER, CREATE DIMENSION, CREATE INDEXTYPE,
              CREATE PROCEDURE, CREATE ROLE, CREATE SEQUENCE, CREATE SNAPSHOT,
              CREATE SYNONYM, CREATE TABLE, CREATE TRIGGER, CREATE TYPE,
              CREATE VIEW
        TO schema;


questo ruolo è utile per gli sviluppatori che hanno necessità di crearsi le proprie tabelle e altro nel proprio schema

10/01/2010

Introduzione ai webserver

Questo articolo è disponibile su  doc.coblan.it

Un webserver è in realtà un http server, quindi un software capace di gestire il protoccolo http.

Http e HTML

Tutti conosciamo il web o www, oggi è diventato normale “navigare” sul web, visitare siti, crearli, partecipare alle varie comunità. Tutto questo si appoggia su vari componenti:

  • Il browser o navigatore, i più noti sonohttps://doc.coblan.it/doku.php?id=httpd:introduzione_ai_webserver Internet Explorer, Firefox, Safari, Opera, Chrome e altri


  • Il linguaggio HTML che permette di scrivere le pagine web. L'html viene poi interpretato e presentato tramite il browser


  • Il protocollo HTTP che permette la richiesta di una pagina web, il passaggio di parametri e la risposta con il contenuto -HTML- della pagina stessa


  • Il webserver che a partire da una richiesta HTTP emessa da un browser costruisce la pagina web, magari con strumenti esterni - php, perl, java e altri - e la invia al richiedente




Rete

Dal punto di vista della rete l'http usa il protocollo TCP sulla porta 80. Quindi quando sul browser si digita un indirizzo viene sotto inteso che la porta di destinazione è la 80 o la 443 per http o https

Lavoro di un webserver

Volendo riassumere al massimo un web server è un software che riceve una richiesta tramite un URL e deve trovare il file che gli corrisponde.
Es. quando si scrive https://doc.coblan.it/test.html nel browser la richiesta viene inviata al webserver responsabile di “doc.coblan.it”. Questo webserver estrapola un percorso su i propri dischi - per esempio /var/www/doc.coblan.it/test.html - e restituisce quel file che deve contenere un formato riconosciuto dal browser - html, gif, jpg, png, js, css….



In alcuni casi particolari prima di ripartire verso il browser il file recuperato deve essere ulteriormente elaborato, solitamente da un programma o libreria esterna che genera il contenuto html necessario al browser.



VxVM

Questo articolo e molti altri su https://doc.coblan.it/

Introduzione

Per capire i comandi di VxVM è necessario avere ben chiaro come questi è organizzato internamente. In particolare è necessario capire tutti i livelli di astrazione che esistono tra il disco fisico e il volume che presenta VxVM per la formattazione.

Il tutorial si basa su Solaris che è la piattaforma con la quale uso VxVM.

Disk group

Un disk group è l'entita logica di più alto livello di VxVM. Tutti i plex, sub-disk, dischi media di un volume DEVONO appartenere allo stesso disk group. E' possibile fare un unico disk group per tutti i dischi, suddividerlo per applicazione - oracledg, tomcatdg, webdg - per settore aziendale - marketing-dg, produzione-dg - o qualunque altra forma preferiate.
Il disk group diventa molto importante per gli ambienti cluster. Lo switch dello storage con VxVM si fa a livello di Disk group. Esempio: se ho 3 Oracle in cluster su 2 sistemi e voglio poter fare lo switch delle singole instanze allora devo avere un disk group per istanza oracle.

Volume

Un volume è uno spazio di storage che possiamo formattare come faremmo con un disco normale. La differenza è che invece di essere presentato sotto /dev/dsk si trova sotto /dev/vx e i nomi sotto /dev/vx sono meno criptici di quelli di /dev/dsk.
Avendo a disposizione un volume solitamente lo si formatta e poi se ne fa il mount. Il bello di VxVM è che i dati possono essere duplicati per protezione, messi in RAID-0 per avere migliori prestazioni o mischiare entrambi. Lo spazio disponibile sul volume può aumentare quando se ne presenta la necessità ( può anche diminuire ma solo in casi particolari).
In riassunto: un volume è visto come un disco che può cambiare le sue caratteristiche di spazio, affidabilità e prestazioni su richiesta.

Plex

  • I volumi sono fatti da uno o più plex
  • Ogni ha dello spazio disco a disposizione
  • Ogni plex contiene una copia dei dati del volume
  • Ogni plex contiene una copia dei dati del volume (chiaro ?)
  • Ogni plex contiene una copia dei dati del volume (ora dovrebbe essere chiaro)
Quindi se ho più di un plex avrò più copie dei miei dati quindi una maggiore affidabilità. In caso di problemi ad un plex gli altri permetteranno al volume di funzionare è quello che si chiama RAID-1.


L'aspetto negativo è che per un volume di 100 GB con 2 plex occupo 200GB, 100GB per il primo e 100GB per il secondo. Occupo il doppio dello spazio ma ho più sicurezza per i miei dati, diciamo un backup automatico cosi l'indomani sostituisco il disco guasto e VxVM lo riempie con i dati presi dagli altri plex.
Riassunto: i plex mi permettono di avere più copie dei miei dati, in caso di problema a una copia le altre permeteranno al volume di non risentirne troppo

Subdisk

Un volume è fatto di plex che sono copie dei dati del volume e un plex è fatto di subdisks.
Un subdisk è come una partizione è una sotto parte di un disco. Un disco da 500GB può per esempio essere suddiviso in
  • un sub-disk da 500 GB
  • 2 sd da 250 GB
  • 1 sd da 200 GB 1 100GB 2 da 50GB 4 da 25GB
  • come meglio credete
Se al livello dei plex si parlava di duplicare i dati qui invece possiamo usare più sub-disk ogniuno su un disco fisico e farli vedere come un unico insieme di dati.

Quindi ho piu subdisk che ragruppati insieme diventano un plex ma come vengono aggregati? Posso scegliere tra le seguenti possibilità:
  • stripping: scrivo un po su un sub-disk poi su un altro e cosi via per tutti i sub-disk disponibili
  • concatenazione: scrivo tutto su un unico sub-disk poi quando è pieno passo al successivo.
  • stripping + concatenazione: 
  • Raid-5: che è un caso un po particolare e complicato

Disk media

VxVm per poter gestire i livelli superiori deve salvare su ogni disco fisico un certo numero di informazioni, queste informazioni - detti metadati - permettono a VxVM di gestire le configurazioni richieste anche con centinaia o migliaia di dischi.
Quindi la differenza tra un disco fisico e un Disk media sta tutta nel partizionamento che fa VxVM del disco, definendo una zona privata e una zona publica. Con il partizionamento e il riempimento della zona privata un disco passa sotto il controllo di VxVM e non è più utilizzabile da altri sistemi - a meno di un nuovo label e/o ripartizionamento -

Privata

La zona privata, è una partizione del disco dove VxVM salva tutti i metadati legati al disco e al suo disk-group. Ogni disco di un disk-group con una partizione privata attiva contiene la configurazione dell'insieme. Questa parte privata è stata per molto tempo di 1MB ed è passata con la versione 5.0 a 32MB per la gestione delle nuove funzionalità del prodotto - snapshot, DCO 20 … -

Publica

E' lo spazio del disco meno la parte privata. La parte publica conterrà i dati ed è la parte suddivisa in sub-disk

05/01/2010

Wiki documentale

Ciao e buon anno

Ho create un wiki ( http://doc.coblan.it/ ) per documentare le varie cose che si scoprono leggendo o lavorando come sistemista.

Al momento gli articoli sono pochissimi ma dovrei aggiungere un po di dati regolarmente

E' possibile mandarmi un articolo per il wiki

A bientot